L’opera è una delle numerose copie della Vergine Orante, ripresa in diverse varianti nella prima metà del Seicento da Battista Salvi detto il Sassoferrato.
La matrice scelta dal copista anonimo, forse un allievo di bottega, è quella dei dipinti conservati presso la National Gallery di Londra e la Galleria Doria Pamphili di Roma.
Il quadro a carattere devozionale proviene dall’Arcipretura di Mercatello e raffigura il volto della Madonna con le mani giunte in preghiera in primo piano.
La figura si staglia sul fondo nero. Il capo e coperto con un velo bianco, mentre all’abito rosso è sovrapposto un manto azzurro.
Di seguito viene proposto il confronto tra la tela mercatellese, frutto di un copista meno talentuoso, e quella conservata alla Galleria Doria Pamphili di Roma e dipinta da Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato (1609-1685).
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Le riprese del fortunato dipinto sono però innumerevoli, ad opera dello stesso maestro, dei suoi allievi o di tanti copisti che hanno proseguito a riproporre questa iconografia anche in seguito, tanto da rendere difficile anche l’identificazione dell’originale. Queste sono rintracciabili in molti musei e abbondanti nel mercato antiquario.
Esistono poi altrettante riproduzioni del dipinto che non riprendono piĂą il mezzobusto della Vergine, concentrandosi sul volto e lasciando solo intravedere le mani giunte.