Nella seconda metĂ del Settecento, il completamento della zona absidale della Collegiata, rifinita con i suoi quadri e ornati, si deve all’arciprete Francesco Maria Fadossi che fece ridisegnare ed arricchire anche la controfacciata dell’edificio, sistemandovi un nuovo organo, la cantoria e i nicchioni laterali per la statua di San Pietro in cattedra e il battistero.
La pala centrale, con il suo grande stemma arcipretale della torre sormontata da tre stelle a sei punte, ripropone e aggiorna le immagini dei Santi Pietro e Paolo, mentre quella alla sua destra esalta quel San Fabio Martire che, con la collocazione del suo corpo nell’altar maggiore, aveva propiziato l’avvio della ristrutturazione della vecchia pieve.
I quasi quarant’anni di governo di questo arciprete mercatellese, la cui famiglia aveva di fronte al convento di San Francesco il suo palazzo (bombardato e distrutto nel 1944), furono particolarmente prolifici per la realizzazione di paramenti e arredi sacri adeguati alla chiesa barocca appena ultimata, come testimoniato dai molti oggetti a lui appartenuti visibili in questa selezione.