Le pregevoli sculture risalgono alla fine del Quattrocento e provengono da un perduto ornato ligneo della Pieve Collegiata.
Raffigurano i Santi Pietro e Paolo, barbuti e contraddistinti dai loro attributi: le chiavi in decusse di Pietro, simboleggianti l’autorità conferitagli da Cristo sulla Chiesa; la spada del martirio e il libro con le lettere per Paolo.
Sono riconducibili ad una bottega locale, forse quella dei Bencivenni, maestri mercatellesi della lavorazione del legno e del suo intarsio, di cui hanno lasciato eccezionali esempi soprattutto in Umbria, in particolare nel Collegio del Cambio di Perugia, realizzato in collaborazione con il Perugino, e nel coro della cattedrale di Todi.
Antonio Bencivenni ed il figlio Sebastiano non mancarono mai di onorare le loro radici, aggiungendo in maniera evidente alla firma delle loro opere, l’indicazione della cittadina di origine.