Nella tela è raffigura la Madonna Immacolata con svolazzante velo barocco, poggiata sul globo terrestre con in braccio il Bambino, circondata da una schiera di angeli e arcangeli, mentre schiaccia il serpente. Il Bambino trafigge con la lunga asta di una croce il serpente che è indicato dall’arcangelo Michele.
Il soggetto, replicato in copie autografe e frutto di numerose imitazioni, è ripreso dal dipinto del marchigiano Carlo Maratta per la Cappella De Sylva, realizzata su progetto di Gian Lorenzo Bernini nella chiesa di Sant’Isidoro degli Irlandesi a Roma.
La seicentesca tela romana di Carlo Maratta (1625-1713) in Sant’Isidoro degli Irlandesi, secondo alcuni potrebbe avere una prima versione in quella attualmente nella a Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza ma le copie dell’artista marchigiano, della sua bottega o di imitatori piĂą o meno valenti sono molteplici e si ripetono anche nel Settecento.