Il convento francescano venne edificato a partire dal 1235, quando i frati vi si spostarono dal loro primitivo insediamento posto fuori le mura cittadine e fondato con San Francesco ancora vivente.
L’attuale piazza è ricavata nel chiostro maggiore che era contornato da un porticato arricchito da affreschi.
L’edificio sullo sfondo era il dormitorio, caratterizzato dalle piccole monofore delle celle e dalla facciata della Sala Capitolare, con portale affiancato da due bifore. Questa, dove tenne Capitolo San Bonaventura da Bagnoregio a metà del 1200, venne poi trasformata in cappella, della quale rimane solo una porzione di affresco seicentesco con la Madonna della Misericordia.
Il braccio destro del convento, dov’era il refettorio, è andato perduto per un incendio a metà del 1800 e inizialmente trasformato ad uso Scuola e Ospedale.
La fontana centrale, in pietra arenaria, fu realizzata nel 1954 e presenta scolpiti versi tratti dal Cantico delle Creature di San Francesco.
Sulla sinistra si erge la chiesa sormontata dal trecentesco campanile.
La facciata è caratterizzata da un portale ad arco acuto arricchito da un affresco quattrocentesco con la Madonna col Bambino e i Santi Francesco e Caterina, frutto dell’elevato livello raggiunto della cosiddetta “Scuola di Mercatello”, strettamente legata alle ricerche umbre.
Allo stesso periodo risaliva un portico a tre archi addossato alla facciata, ma questo, progettato da Francesco Di Giorgio Martini, venne demolito nel 1832.
Il rosone in arenaria è invece opera del 1909, realizzata su disegno dell’architetto Giuseppe Castellucci che ebbe un ruolo importantissimo durante i restauri dell’edificio.