All’interno delle mura urbiche, ricostruite dopo che le prime avevano ceduto alle truppe dei Medici nel 1516, il tessuto urbanistico si era sviluppato velocemente, arricchendosi di edifici pubblici, palazzi, conventi, chiese e oratori.
La Mercatello della seconda metà del Seicento, abitata da circa 450 persone, era quella presentataci dalla meticolosa pianta qui riprodotta che evidenzia molte architetture ancora presenti ma non manca di incuriosirci per i dettagli e i toponimi di quel che si è perso o modificato da allora: le Mura, le Porte, la Rocca, il Ponte sul Fiumicello, le Chiese e i Palazzi, fra cui quello della Comunità con il suo Porticato e la sua Torre.
Per il loro legame con le opere esposte nel museo si sottolineano le rappresentazioni del Portico davanti alla Chiesa di San Francesco, dei Chiostri del convento francescano, della Collegiata col suo Cimitero e dell’antico Oratorio di Santa Croce, senza dimenticare le antistanti Case dei Giuliani, dove nacque Santa Veronica.
Queste ultime furono nel Settecento inglobate nel grande Monastero delle Cappuccine che, non trovando spazio sufficiente all’interno delle Mura e come ben rilevabile dal disegno ottocentesco sotto riportato, si espanse al di fuori dell’antico perimetro dando il via ad una serie di mutilazioni dell’ormai “inutile” sistema difensivo.