L’anno successivo alla riapertura della Chiesa di San Francesco, avvenuta in occasione del VII Centenario del Santo titolare, le attenzioni dei “restauratori” si concentrarono sulla chiesa principale cittadina, la Collegiata, coinvolta nell’euforia degli “abbellimenti” richiesti dai Duecento anni dalla morte della concittadina Santa Veronica Giuliani (1660 -1727).
L’altare riservato alla Santa fu ricavato sul transetto destro apportando modifiche e spostamenti. Da qui arriva la grande tela della Circoncisione di Giorgio Picchi ora all’ingresso del museo.
Venne eliminata anche la statua lignea del Cristo Risorto che era nella nicchia della navata in cui fu spostato il pulpito settecentesco.
Gli interventi più evidenti vennero però riservati all’esterno dove, dopo oltre trent’anni di progetti e discussioni, si giunse alla realizzazione del progetto vincitore per la facciata della chiesa, mortificato dai materiali e dalle modifiche in corso d’opera.