Mercatello ebbe origine e si sviluppò attorno alla longobarda Pieve di San Pietro d’Ico che, nel 1180, venne resa indipendente dalla diocesi di Città di Castello.
Il suo territorio, soggetto direttamente alla Santa Sede, comprendeva allora le 47 chiese o cappelle delle valli dell’alto Metauro e dei monti che le delimitano, molte delle quali perdute nel tempo. Le ricordano le Trecentesche campane esposte all’ingresso di questa sezione.
La sala è interamente riservata alla chiesa madre mercatellese ed è introdotta dalle statue dei Santi Pietro e Paolo, suoi contitolari dal 1422, che facevano parte del grande tabernacolo ligneo della pieve romanica che era stata ampliata nella seconda metà del Trecento e della quale rimangono solamente le pareti laterali esterne.
Altri esempi di ornati lignei dorati cinque-seicenteschi possono essere ancora ammirati sia nell’oratorio di Santa Croce che nelle chiese di Santa Chiara e Santa Maria del Metauro, dove questi vanno a costituire un elemento unificatore e distintivo dell’apparato decorativo.