La tela del Battesimo di Gesù, datata 1612, era ospitata in origine nella chiesa di San Francesco, nell’altare della nobile famiglia Stefàni che la commissionò al pittore veneto Claudio Ridolfi.
L’artista, nato nel 1560, dopo una prima formazione presso la bottega di Paolo Caliari – il Veronese, con cui condivise l’appellativo – si trasferì ad Urbino, dove strinse uno stretto rapporto con Federico Barocci, non cessando mai più di coniugare la sua cultura veneta con gli insegnamenti del maestro urbinate.
Ridolfi iniziò un’intensa e lunga attività incentrata soprattutto sulla pittura sacra, ma anche sulla ritrattistica, per altro qui ben rappresentata nei busti dei committenti si affacciano in basso volgendo i volti, indagati con notevole acutezza psicologica, verso lo spettatore.